I cancelli del Parco
Il piccolo [Nik] si fece coraggio e riflettendo sulla sua situazione pensò fosse più logico dirigersi verso i cancelli dove ore prima era entrato con i suoi genitori. Guardò il cartello che ne indicava la direzione e percorrendo una piccola stradina delimitata da basse siepi fu presto all’ingresso del Luna Park. Superato l’arco di siepi si trovò davanti all’enorme cancello che si stagliava maestoso a poche decine di metri. Il cancello era chiuso ed anche qui il silenzio dominava su ogni cosa. Gli ultimi raggi del sole morente facevano a tratti brillare le sbarre dorate e fu allora che intravide a ridosso del cancello oltre le inferriate due alte sagome avvolte nella penombra. Dovevano essere i suoi genitori che lo stavano aspettando, pensò [Nik], e col cuore colmo di nuova speranza cominciò a percorrere la distanza che li separava. Prima un passo alla volta, poi sempre più veloce fino a correre a perdifiato. Ma a pochi passi dal cancello si arrestò di colpo e la sorpresa fu...